Benefici del CBD per le Sindromi Piscotiche

La psicosi è una malattia mentale che si caratterizza con allucinazioni uditive o visive (sentire voci o vedere cose inesistenti), deliri (cospirazioni, complotti, persecuzioni). Le terapie, da 60 anni a questa parte, sono a base di farmaci antipiscotici, che hanno però efficacia limitata e causano gravi effetti collaterali.

Il King’s College London, Institute of Psychiatry, Psychology and Neuroscience, ha effettuato uno studio sul CBD in cui ha osservato i suoi benefici nel trattamento su pazienti affetti da schizofrenia. E’ stato evidenziato un evidente miglioramento dei sintomi psicotici con l’utilizzo del CBD.

Anche i risultati evidenziati sull’American Journal of Psychiatry, confermano l’efficacia del CBD nel trattamento della schizofrenia.

I Sintomi Psicotici

I sintomi della psicosi possono essere transitori e reversibili. Le psicosi possono verificarsi a seguito di traumi o per l’assunzione di sostanze stupefacenti, ma anche a causa di malattie mentali. I disturbi psicotici possono essere presenti nella demenza, nei disturbi dell’umore, nella depressione e nella depressione bipolare.

I sintomi sono persistenti e altamente invalidanti nella paranoia, nel disturbo bipolare e nella diagnosi più grave: la schizofrenia.

La schizofrenia colpisce una persona su cento. E’ indipendente dalla classe sociale di appartenenza, dal luogo di provenienza, dalla classe, dal livello di studio. L’ambiente in cui vive la persona è fondamentale per la manifestazione dei sintomi e il decorso della malattia .

I vantaggi del CBD

Nello studio del Kings College di Londra, durato 6 settimane, 83 pazienti schizofrenici, fra inglesi, rumeni e polacchi, metà sottoposti  al trattamento con CBD, abbinato ai farmaci antipsicotici, e per metà ad un placebo, è stato riscontrato un miglioramento significativo rispetto a quelli trattati con un placebo.

Si è anche riscontrato un miglioramento delle prestazioni cognitive.

Mentre il CBD ha effetti positivi, il THC,  altro principio attivo della cannabis, che invece è psicoattivo, provoca paranoia e ansia, al contrario del CBD che li riduce. Il CBD non ha effetti collaterali, né sull’uomo né sugli animali a differenza dei farmaci antipsicotici che presentano molti  effetti secondari.

Gli studi proseguono……..

Il CBD come neuroprotettivo Il CBD, dagli studi effettuati, è stato dimostrato che ha proprietà neuroprotettive: ha la capacità di preservare la salute neuronale e previene o ritarda la degenerazione dei neuroni. Questi sono gli effetti rilevanti nel contesto delle malattie neurodegenerative (Alzheimer e morbo di Parkinson, che sono caratterizzate proprio da una progressiva perdita di neuroni.

Il CBD riduce l’infiammazione, esercitando i suoi effetti neuroprotettivi. L’infiammazione nel cervello è un fattore chiave di problemi neurologici, tra cui la depressione, l’ansia ecc. Le proprietà antinfiammatorie del CBD sono in grado di modulare l’attività del sistema immunitario e di ridurre la produzione di citochine pro-infiammatorie.

Il CBD ha dimostrato anche proprietà antiossidanti che sono in grado di proteggere i neuroni dallo stress ossidativo, causato da un eccesso di radicali liberi (molecole che possono danneggiare le cellule). Nel cervello lo stress ossidativo può portare a danni neuronali e contribuire allo sviluppo di malattie neurodegenerative.

Il CBD può influenzare la neurogenesi (processo di produzione di nuovi neuroni nel cervello). Il CBD, promovendo la neurogenesi, riduce il danno alle funzioni cognitive causato da età, malattia e traumi.

Il CBD può anche influenzare l’apoptosi, cioè la morte cellulare programmata, aiutando a regolare questa funzione, si proteggendo i neuroni dalla morte prematura.