Nel 2015, con il Decreto Ministeriale del 9 novembre, in Italia è stato legalizzato l’uso delle Cannabis come antidolorifico per uso terapeutico. Sono state quindi autorizzate la coltivazione di piante di canapa e anche la produzione di sostanze e preparazioni vegetali a base di Cannabis. E si è definito che tali sostanze possono essere somministrate per alleviare i dolori di patologie croniche, sotto però prescrizione medica.
L’anno successivo la legge 242/2016 ha legalizzato anche l’uso di Cannabis Light e quindi la sua coltivazione, vendita e utilizzo all’interno di prodotti derivati, ad una condizione: la Cannabis deve contenere una percentuale massima dello 0,2% di THC (con tolleranze dello 0,6%), cannabinoide dagli effetti psicotropi.
Sono i due principali cannabinoidi ad avere effetti antidolorifici. Uno è il THC, sigla di delta-9-tetraidrocannabinolo e l’altro è il CBD, il Cannabidiolo, sostanza ricca di benefici e, a differenza del THC, priva di effetti collaterali e senza effetti pscicotropi.
Il CBD ha la capacità di alleviare il dolore, riducendone sensibilmente la percezione.
Essendo un ottimo antinfiammatorio, mitiga anche il dolore causato da infiammazioni, anche a livello cutaneo.
Come agisce la Cannabis come antidolorifico
È stato dimostrato che la Cannabis interagisce con i recettori dei cannabinoidi presenti nel nostro organismo: i CB1 e i CB2.
I primi si trovano in particolare nel cervello e nel midollo spinale; i CB2, invece, sono localizzati soprattutto in zone periferiche. A contatto con i principi attivi della Cannabis, innescano una serie di segnali che portano a una riduzione del dolore.
I primi benefici iniziano a manifestarsi pochi minuti dopo l’assunzione di cannabis, che può avvenire in vario modo. Una delle modalità più diffuse e anche piacevoli è mediante infiorescenze di CBD, i nostri infusi naturali disponibili in diverse varianti, per accontentare ogni gusto. Per i dolori cutanei, causati ad esempio da infiammazioni, si può invece ricorrere ad un’applicazione esterna di olio CBD a livello superficiale.
L’uso della Cannabis come antidolorifico è inoltre particolarmente indicato in presenza di dolori cronici causati da patologie gravi, come artrosi o sclerosi multipla. In questi casi la canapa Light è un ottimo coadiuvante da assumere in parallelo alla terapia farmacologica e sempre dopo un consulto medico.
Anche i dolori passeggeri come emicranie, muscolari per chi fa sport, mal di schiena o bruciori di stomaco possono essere alleviati con prodotti a base di Cannabis CBD. Per ottimizzarne l’efficacia è importante attenersi sempre alle dosi consigliate e, in caso di dubbi, rivolgersi al proprio medico curante.
Oltre ad essere un ottimo antidolorifico, la Cannabis Light agisce anche sul nostro umore e in generale contribuisce a diffondere benessere psicofisico e a regolare le funzioni del nostro organismo. La sua capacità di farci star meglio a livello fisico e mentale contribuisce ad amplificare le proprietà antidolorifiche: avere più forze, sentirsi più in forma, con maggiore ottimismo, attutendo la percezione del dolore.
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