CANNABIS e terapia del dolore

Molte sono le patologie su cui la somministrazione dei cannabinoidi ha riportato grandi miglioramenti: nella terapia del dolore (neuropatico ed oncologico), in cui il trattamento con oppiacei, farmaci cortisonici e antinfiammatori non steroidei si è rivelato poco efficace, il THC è divenuto una soluzione valida per alleviare il dolore. Diversi studi hanno infatti dimostrato che il THC è in grado di bloccare i segnali del dolore che arrivano al cervello e di alterare il sistema nervoso centrale. 

L’effetto analgesico della cannabis aiuta anche ad alleviare il dolore in soggetti affetti da sclerosi multipla o lesioni al midollo spinale grazie al potenziale dell’ THC in grado di bloccare la rottura delle connessioni neurali che portano al peggioramento della malattia. Evidenti sono anche gli effetti dell’assunzione di cannabis in soggetti affetti da anoressia, cachessia, pazienti oncologici e affetti da AIDS. Il farmaco ha permesso loro di migliorare l’appetito e di conseguenza la perdita di peso.

La cannabis e’ utile anche nel trattamento della nausea e del vomito provocati dalla chemioterapia e in tutte quelle patologie che colpiscono il sistema nervoso centrale come SLA e Parkinson. Il cannabidiolo e’ utile, secondo studi inglesi, in pazienti affetti da psicosi, creando miglioramenti nelle performance cognitiva. Uno studio medico tedesco ha dimostrato che il trattamento con cannabinoidi migliora la sintomatologia di tutti quei pazienti affetti da ST o anche detta Sindrome di Tourette.