Dopo l’ok all’utilizzo della cannabis da parte dell’ONU, sempre più stati hanno legalizzato la cannabis medica e sono in aumento anche gli utilizzatori.
Importanti sono le novita’ in ambito scientifico e in particolare arrivano da Israele: la cannabis non e’ una sostanza stupefacente e puo’ curare diverse patologie offrendo enormi vantaggi medici.
Si e’ scoperto che la cannabis ha il potenziale per tenere sotto controllo la pressione sanguigna. La ricerca è stata pubblicata il 20 gennaio sull’ European Journal of International of Internal Medicine. La Ben Gurion University of Negev (BGU), una delle piu’ importanti strutture mediche in Israele, in collaborazione con la Soroka University Medical Center, ha effettuato studi su persone di età pari o superiore ai 60 anni, concentrandosi sull’effetto che la cannabis ha sulla pressione sanguigna, sulla frequenza cardiaca e sul metabolismo, con particolare attenzione agli effetti che produce nel tempo.
Legame tra Cannabis e Pressione sanguigna
I partecipanti a questo studio, sono stati monitorati costantemente per controllare la pressione sanguigna. Questo monitoraggio si è svolto 24 ore su 24, facendo, prima di iniziare, l’elettrocardiogramma, gli esami del sangue e le misurazioni del corpo. Subito dopo e’ iniziata la terapia con la cannabis durata tre mesi.
I risultati sono stati molto promettenti: si e’ riscontrato un calo significativo dei livelli medi di pressione sanguigna, già dopo tre ore dall’assunzione della cannabis. I ricercatori della BGU hanno rilevato che il calo costante della pressione avvenga anche nelle ore notturne e questo puo’ contribuire ad offrire sollievo per chi soffre di dolori cronici.
Nella consapevolezza che la sfida è ancora aperta: si vuole arrivare all’obbiettivo di mettere a disposizione i risultati per supportare l’uso medicinale della cannabis. La conferma e’ comunque ‘, che la cannabis e’ in grado di incidere positivamente sulla pressione sanguigna sia che venga assunta per via orale (olio) o che venga fumata il risultato è lo stesso.
I ricercatori stanno effettuando anche altre ricerche, come quella relativa agli effetti notturni della cannabis, che potrebbe portare alla sostituzione dei farmaci per il controllo della ipertensione, assunti prima di andare a letto.
Per concludere: la cannabis medica è in grado di diminuire significativamente i livelli medi della pressione, già a partire da tre ore dopo l’assunzione. Questo risultato contribuisce ad alleviare anche i dolori cronici del paziente. La strada è lunga ma i primi risultati sono già soddisfacenti.