CBD e il dolore cronico

Il CBD, in studi recenti, risulta efficace nella terapia del dolore cronico, in pazienti affetti da diverse patologie, curati, fino ad ora, con i farmaci tradizionali. Questo studio si e’ svolto in un Centro di Terapia del Dolore.

Il CBD e’ stato testato su pazienti affetti da patologie croniche come: la fibromialgia, il dolore oncologico.
I risultati sono positivi. E’ stato scelto l’olio di CBD con una dose media minima di 60/80 mg al giorno, tenendo presente che una goccia contiene 8 mg di CBD. Il dosaggio varia in base al problema di dolore cronico.

All’inizio l’efficacia si evidenzia entro le 48/72 ore dalla somministrazione: questo tempo e’ necessario per stimolare l’attività recettoriale del Sistema Endocannabinoide. Nelle somministrazioni successive l’efficacia terapeutica del CBD si ha gia’ entro 20 minuti dall’assunzione per via sublinguale.

Il CBD, grazie alle sue proprieta’, risulta tra i pochi prodotti piu’ efficaci realmente nel medio e nel lungo termine, per i dolori cronici degenerativi, soprattutto nelle formulazioni senza THC, quindi senza effetti psicotropi.

Si sono analizzati pazienti affetti da dolore cronico oncologico di natura cronico-degenerativa e quelli affetti da rigidità correlata alla Sclerosi multipla. Con l’uso del CBD, nella formulazione piu’ ad alta concentrazione, l’intensità del dolore in questi pazienti si e’ abbassata di almeno il 35% fino ad arrivare nei casi piu’ positivi fino al 60%.

Di conseguenza si crea un significativo miglioramento della qualità di vita con maggiore rilassamento e maggiore facilita’ a dormire la notte. Il CBD oltre a mostrare un elevatissimo profilo di efficacia è privo di importanti effetti collaterali.

La sperimentazione con il CBD prosegue su altre forme di dolore cronico, per valutarne l’efficacia. Il trattamento con l’uso del CBD, abbassa il livello di sofferenza e i conseguenti effetti negativi che comporta, riducendo il livello di disabilità e migliorando la qualità di vita.

Rispetto all’uso di grandi quantità di morfina per controllare il dolore, con il CBD non si priva la persona delle capacità relazionali e di una minima autonomia.

I risultati fanno ben sperare per un maggiore utilizzo dei cannabinoidi ed in particolare del CBD, che, a differenza degli oppiacei, in un uso a lungo termine, non crea assuefazione.