Diabete e CBD

Che cos’è il diabete

Il diabete è una patologia che colpisce quasi mezzo miliardo di persone nel  mondo. Secondo l’Italian Barometer Diabetes Observatory, più di 3 milioni e mezzo di persone ne soffrono in Italia. Molto preoccupante è la diffusione del diabete negli ultimi vent’anni.

Il diabete è una malattia cronica, caratterizzata da un’elevata presenza di glucosio nel sangue, causata da una carenza di insulina, che comporta una scorretta trasformazione del cibo in energia e può portare a complicazioni gravi.

Da un po’ di anni, la comunità scientifica si sta interrogando sul fatto se la cannabis possa aiutare a prevenire o combattere il diabete: i dati emersi dagli studi effettuati, fino ad oggi, sottolineano l’effetto positivo dei componenti della cannabis su questa patologia e sui sintomi ad essa associati. Gli esperti sono convinti che ci sia una correlazione tra CBD e diabete.

Il diabete è una malattia metabolica: riguarda la capacità dell’organismo di dividere ed assimilare gli zuccheri. Questo compito è affidato all’insulina, un ormone prodotto dalle cellule pancreatiche.

Principali tipi di diabete

Diabete di tipo I: il pancreas non riesce a produrre insulina, a causa della distruzione delle cellule che la producono: è indispensabile iniettare l’insulina ogni giorno. Con questo diabete, di solito, i sintomi si manifestano velocemente, quindi si può intervenire subito con la terapia, in quanto la persona, con questa patologia, se non curata, non potrebbe continuare a vivere. Questo diabete, colpisce principalmente bambini e ragazzi.

Diabete di tipo II: il pancreas produce insulina, ma le cellule dell’organismo non riescono ad utilizzarla. In questo caso, la malattia colpisce soprattutto gli adulti e non mostra subito i sintomi: il soggetto, per sapere se è affetto dal diabete, deve fare le analisi del sangue. Il diabete di tipo II dipende, molto, dal proprio stile di vita: uno stile di vita più sano, quindi, aiuta a prevenire o rallentare il diffondersi della malattia.

Cbd e diabete: cosa dice la scienza

Due delle principali proprietà del CBD sono quella antinfiammatoria e antidolorifica. La cannabis possiede dei composti simili a sostanze già prodotte dall’organismo umano, che sono in grado di regolare funzioni basilari come: umore, appetito, sonno e dolore.

Diversi studi hanno dimostrato come il CBD (cannabidiolo) sia in grado di ridurre il dolore ai nervi nel caso di Osteoartrite, una malattia articolare multifattoriale. Diversi studi hanno confermato anche la capacità del CBD di ridurre il dolore continuativo.

Un altro studio ha dimostrato come il CBD sia in grado di ridurre l’infiammazione che segue all’insorgenza del diabete, causata da un’elevata presenza di glucosio. I dati hanno evidenziato la capacità del CBD di ridurre l’incidenza della patologia nei topi diabetici non obesi.

Il CBD, quindi, potrebbe essere d’aiuto nel trattare il diabete, prevenendo il suo peggioramento. Gli scienziati, attraverso alcuni esperimenti sui topi, hanno dimostrato come il CBD possa diminuire l’incidenza del diabete, attraverso un meccanismo immunomodulatore che agisce sulla risposta immunitaria di particolari cellule.

Altre ricerche hanno dimostrato come la cannabis riduca sensibilmente il rischio di obesità, aiutando a prevenire l’insorgenza del diabete. Inoltre, il CBD trasforma il grasso cattivo in grasso buono, permettendo una più sana concentrazione di glucosio.

Per comprendere quanto il CBD possa aiutare a trattare questa patologia, sono stati effettuati diversi studi di laboratorio e una ricerca clinica pubblicata su The American Journal of Medicine, su 5 mila persone affette da diabete mellito (studi pre-clinici e clinici):

lo studio ha dimostrato che il cannabidiolo aumenta il raggio d’azione dell’insulina, rendendo l’olio al CBD molto efficace per chi soffre di diabete di tipo 2 e uno strumento di prevenzione contro la malattia stessa;

l’olio di CBD riduce il senso di fame, riducendo l’appetito: il sovrappeso e l’obesità sono due dei maggiori fattori di rischio perchè si arrivi alla malattia;

proprietà antidolorifiche e calmanti dell’olio di CBD sono proprietà efficaci nel combattere alcuni dei sintomi del diabete, tra i quali il dolore neuropatico, l’irrequietezza e l’ansia che, spesso, accompagnano questa patologia;

proprietà antinfiammatorie della cannabis: questa sostanza contrasta le infiammazioni arteriose, che colpiscono molti malati di diabete;

il CBD interagisce con il sistema endocannabinoide, aiutandolo a potenziarne le funzioni e a renderlo più efficace nel regolare il livello degli zuccheri nel sangue.

Da queste ricerche, si conclude che l’olio di CBD è una risorsa efficace per chi soffre di diabete, da affiancare (e non da sostituire) alle cure convenzionali, per aumentarne l’efficacia, sempre sotto controllo medico.

CBD effetti collaterali

Sono emersi, con l’utilizzo dell’olio di CBD, rarissimi effetti collaterali: senso di stanchezza, nausea e diarrea.

La ricerca prosegue per offrire ulteriori e più precise risposte per l’uso del CBD per combattere il diabete. Nel frattempo questi studi hanno aperto a nuove strade, molto interessanti per l’utilizzo della cannabis medica anche per altre patologie.