Disturbi alla Tiroide e Olio di CBD

Molte persone soffrono di disturbi della tiroide. Dalle ricerche effettuate in particolare negli USA, vi è un’incidenza maggiore nelle donne rispetto agli uomini. I medici, come cura, spesso, prescrivono farmaci tradizionali per controllare i disturbi conseguenti al mal funzionamento della ghiandola tiroidea. Spesso le medicine tradizionali hanno numerosi effetti collaterali e molte persone preferiscono usare le medicine alternative. Il CBD può essere efficace per una serie di patologie e problematiche tiroidee.

TIROIDE E PATOLOGIE RISCONTRATE

La tiroide è una ghiandola che ha una forma simile ad una farfalla, ha due lobi ed e’ situata nella parte anteriore della gola. Essa ha un ruolo fondamentale nella regolazione del nostro organismo. Produce e rilascia due ormoni fondamentali: T3 (triiodotironina) e T4 (tretraiodotironina). Questi ormoni controllano il metabolismo cellulare e quello corporeo. La ghiandola tiroidea gestisce numerosi processi del nostro corpo: frequenza cardiaca, temperatura corporea, regolazione del peso, dell’umore e dei livelli di energia fisica e mentale, partecipando alla conversione del cibo in energia, affinche’ l’organismo funzioni in modo corretto.

I problemi di malfunzionamento ghiandolare sono spesso dovuti ad una produzione atipica degli ormoni tiroidei.
Per verificare la funzionalità tiroidea vi sono analisi di tipo visivo e strumentale: analisi del sangue per verificare i livelli degli ormoni tiroidei T3 e T4 e l’ormone TSH nel sangue, scintigrafia ed ecografia. CBD e  sistema  Endocannabinoide (SEC), hanno un impatto diretto sul rilascio dell’ormone tiroideo

AZIONE DEL CBD

Il CBD (cannabidiolo) agisce sul sistema endocannabinoide (SEC) del corpo umano, portando effetti benefici per i disturbi legati ad un funzionamento non corretto della ghiandola tiroidea. Il sistema Endocannabinoide del corpo umano ha una forte influenza in diversi modi:regola l’equilibrio di vari processi, come la funzione tiroidea. Da un articolo pubblicato dal National Institute of Health (NIH) gli scienziati hanno scoperto che le cellule della ghiandola tiroidea sono fornite di recettori dei cannabinoidi.

Nel 2002, da uno dei diversi studi, si e’ scoperto che i recettori CB1 controllano il rilascio dell’ormone tiroideo e che la somministrazione di cannabinoidi era collegata all’attività ormonale tiroidea. Quindi, l’assunzione di cannabinoidi va ad interagire con questi recettori, portando beneficio anche per le lesioni alla tiroide. Uno studio condotto dal Journal of Endocrinology ha mostrato come i recettori endocannabinoidi sono situati anche all’interno del cervello umano: questi recettori trasmettono segnali alla ghiandola tiroidea. Gli studi che sono ancora in corso, hanno comunque mostrato come il cannabidiolo possa influenzare la funzionalità tiroidea e la salute generale del corpo.

IPERTIROIDISMO

L’ipertiroidismo è una malattia della tiroide che si verifica con una ghiandola tiroidea iperattiva. Le condizioni che favoriscono l’insorgenza di questa patologia sono: consumo eccessivo di iodio, infiammazione della ghiandola tiroidea, tumori alle gonadi, tumori benigni dell’ipofisi e quantità eccessiva di tetraiodotironina assunta attraverso farmaci o integratori alimentari. La malattia di Grave e’ tra le principali cause dell’ipertiroidismo: questa patologia si riscontra in circa il 70% delle persone con ghiandola iperattiva, che secerne una grande quantità di ormoni tiroidei. Anche la presenza di noduli puo’ portare a produrre ormoni in eccesso. Questa disfunzione puo’ provocare i seguenti disturbi:

• nervosismo e agitazione
• irrequietezza
• irritabilità
• tachicardia
• aumento della sudorazione
• difficoltà a dormire
• unghie e capelli fragili
• pelle sottile
• perdita di peso
• debolezza muscolare
• occhi sporgenti

Se si utilizzano farmaci per regolarizzare la funzionalità tiroidea, bisogna prestare attenzione alla presenza del pompelmo. Si consiglia  di consultare sempre il medico curante prima di assumere CBD in combinazione con altri farmaci. Più di 85 farmaci interagiscono con il pompelmo: sembra che questo frutto possa aumentare o in alcuni casi diminuire l’assorbimento dei medicamenti.

COME IL CBD PUO’ AIUTARE A TRATTARE L’IPERTIROIDISMO

L’uso regolare di olio di CBD aiuta la ghiandola tiroidea e l’organismo ad alleviare i sintomi. Utile anche in caso di diarrea e scarso appetito, controlla l’irritabilità, i disturbi legati al sonno, l’ansia. Inoltre, aiuta anche a regolarizzare la funzione cardiaca, i tremori delle mani ed eventuali disturbi muscolari ed articolare.

COS’E’L’IPOTIROIDISMO

L’ipotiroidismo è una condizione per cui la ghiandola tiroidea non è in grado di produrre abbastanza ormoni T3 e T4. Questo tipo di disturbo normalmente si manifesta con la malattia di Hashimoto, anche se non tutti i pazienti con questa malattia, presentano un quadro di ipotiroidismo. Tra i disturbi legati a questa condizione troviamo:

• fatica
• problemi di memoria
• pelle secca
• elevata sensibilità al freddo
• stipsi
• aumento di peso
• depressione
• riduzione della sudorazione
• insonnia
• anemia
• bradicardia
• debolezza.

COME IL CBD PUO’ AIUTARE A TRATTARE L’IPOTIROIDISMO

Le persone con problemi di ipotiroidismo hanno notato una riduzione significativa del mal di testa, spesso associato a questa condizione. L’uso di cannabidiolo porta miglioramenti anche in caso di dolori muscolari ed articolari, rilassa e migliora il sonno, aumenta i livelli di concentrazione e memoria, elimina la depressione.

LA TIROIDITE

La tiroidite è una condizione composta da diversi disturbi che causano l’infiammazione della ghiandola tiroidea che provoca la riduzione degli ormoni tiroidei nel sangue. E’ una malattia autoimmune: la ghiandola viene attaccata causando danni alle cellule ed infiammazione.
La causa potrebbe essere un’infezione batterica o virale o l’utilizzo di alcuni farmaci che danneggerebbero la struttura ghiandolare.
Sintomi tiroidite:

• depressione
• fatica
• aumento di peso
• intolleranza al freddo
• crampi muscolari
• capelli e pelle asciutti
• diminuzione della concentrazione
• stipsi
• sonnolenza
• gonfiore delle gambe
• occhi gonfi.

USO DEL CBD PER RIDURRE I SINTOMI DELLA TIROIDITE

L’uso di CBD, essendo un olio che contiene immunomodulatori tiroidei, rallenta il processo infiammatorio, alleviando i sintomi legati a questo disturbo.

DOSAGGIO OLIO DI CBD PER PROBLEMI ALLA TIROIDE

L’olio di CBD deve essere di alta qualita’, assunto sottolinguale, per trasportare molte molecole di cannabinoidi velocemente. Le gocce si assumono direttamente sotto la lingua, aspettando circa 90 secondi prima di deglutire. Assumere inizialmente una dose bassa e gradualmente aumentare fino a ottenere l’effetto desiderato. La cosa importante del trattamento con CBD per malattie tiroidee è la possibilita’ di trattare con un solo prodotto molteplici disturbi legati alla ghiandola tiroidea. Si può utilizzare per: ipotiroidismo, ipertiroidismo, gozzo o tiroidite. Vi sono diversi studi che ne documentano l’efficacia nella regolazione della funzione tiroidea legata ai recettori del SEC interno.