Esami tossicologici al lavoro e la cannabis light

La cannabis light è la tipologia di infiorescenze di cannabis certificata come un prodotto a basso tenore di THC. Il THC è l’unica sostanza rilevabile mediante i test antidroga e soggetta a penalizzazione. Molte persone che utilizzano la cannabis light, sono interessate ai suoi benefici, in particolare al CBD, sostanza che non sballa, ma, contemporaneamente hanno il timore e la paura che venga rilevato un THC oltre la soglia e si possano avere problemi lavorativi, a livello legale.  Vediamo come funzionano i test sul lavoro per la ricerca del THC.

La Legge

La cannabis light è stata attualmente legalizzata in Italia, il CBD non è una sostanza psicotropa, in quanto non altera le normali capacità psichiche e fisiche di una persona. La presenza nel nostro organismo del THC (tetraidrocannabinolo), è l’unico metro di giudizio con cui la legge italiana definisce ciò che è reato e ciò che non lo è. Il suo contenuto è regolamentato e, sul lavoro, il test antidroga non dovrà dare un esito con contenuto di THC superiore allo 0,2%, con tolleranza massima pari allo 0,6%.

In presenza di questi valori nei test delle urine o del sangue non sarà possibile essere perseguibili per legge. E’ per questo che è indispensabile acquistare cannabis light di qualità, con la certezza che sia priva di sostanze tossiche, cancerogene, metalli pesanti, additivi illegali (ormoni). Quindi occorre scegliere cannabis legale prodotta da aziende certificate che possano assicurare qualità ai propri clienti. La nostra è un’azienda Made in Italy, al 100% legale, premiata come il miglior Brand 2022 di cannabis light, che si occupa della coltivazione, lavorazione e successiva vendita di cannabis light della miglior qualità, grazie a una produzione del tutto naturale e biologica. Anche il CBD, in vendita sul nostro e-commerce (www.cbweedbuccinasco.it), proviene dalle nostre piantagioni sicure. I prodotti delle coltivazioni, sono sempre verificati da laboratori esterni affidabili e seri. La più alta qualità, garantisce il massimo benessere fisico e mentale.

Esami in campo lavorativo, in base al settore di attività

Gli esami tossicologici principali, a cui è possibile essere sottoposti, sono quattro:

Le analisi del sangue

l’esame delle urine

l’esame della saliva

il test del capello

Il test svolto, con maggior frequenza, è l’esame tossicologico delle urine sul lavoro, con cui è possibile rilevare tracce di THC, anche diverse settimane dopo l’assunzione di cannabis. A un’eventuale positività, essendo la sostanza di natura psicoattiva, in genere l’azienda chiederà al proprio dipendente di eseguire un secondo controllo: gli esami del sangue. In questo modo sarà possibile attestare se al momento del controllo la persona è effettivamente sotto l’effetto di sostanze psicoattive o se lo è stata in tempi recenti. In genere, per il THC nelle urine basteranno 3 o 4 settimane di completa astinenza per non avere positività, mentre per gli esami del sangue 12 o 24 ore per non rilevarne più traccia. Occorre ricordare che la presenza di THC fuori dai limiti di legge, si verifica eccezionalmente con cannabis light di qualità, ma accade frequentemente a chi utilizza sostanze non legali, dove il livello di THC è spesso incontrollato e ben oltre i limiti di legge. La cannabis light ha livelli di THC molto bassi e il suo accumulo nel corpo può variare per fattori personali, come per esempio il metabolismo. Per quanto riguarda gli altri due test invece,  sono meno usati, in quanto l’esame del capello non registra la presenza di residui psicoattivi di THC. Il test della saliva, conserva tracce di THC per poco tempo, da circa un’ora fino al massimo di un giorno dall’assunzione di cannabis. Anche questo dunque, così come il test del capello, è poco utilizzato.

Consigli

La nostra cannabis light, come già affermato, ha livelli di THC nei limiti di legge, quindi notevolmente bassi ed elevati livelli di CBD (che e’ completamente legale), che non sballa. Si consiglia per il proprio benessere di bere almeno 2 litri di acqua al dì.