Gli scienziati stanno effettuando delle ricerche sul CBD come trattamento per il Long Covid: diversi pazienti hanno sintomi di COVID-19 oltre i 60 giorni dal contagio. Gli effetti del Long Covid si possono manifestare per mesi dopo l’infezione e tra essi i più frequenti sono: affaticamento, mal di testa, debolezza muscolare e insonnia.
Si parla di sindrome se alcuni sintomi persistono più di 60 giorni dopo l’infezione. Gli esperti ritengono che il CBD, uno dei componenti non psiacoattivi, ricavato dalla pianta della cannabis sativa, sia efficace nel ridurre i problemi segnalati dai pazienti. I sintomi persistenti sono in parte dovuti alla risposta immunitaria esagerata del corpo al virus. Questa reazione a sua volta porta ad uno squilibrio nella produzione delle proteine del sistema immunitario, le citochine. Il CBD ha già dimostrato di essere efficace nel trattamento di gravi malattie infiammatorie.
Studi internazionali hanno evidenziato che le proprietà antinfiammatorie del CBD, aiutano a controllare la tempesta di citochine. Il Dottore Edimar Bocchi, dell’Heart Institute della Facoltà di Medicina dell’USP, è uno dei tanti ricercatori che stanno effettuando ricerche sull’argomento, in particolare Lui collabora con l’azienda canadese Verdemed, produttrice di CBD medicinale. Secondo questi studi effettuati , la sindrome post Covid provoca un significativo deterioramento della qualità della vita: i sintomi possono persistere oltre i tre mesi, tra essi affaticamento, astenia, fibromialgia, mancanza di respiro, palpitazioni, dolori muscolari, disturbi della memoria, disturbi del sonno.
Il problema del Sars-Cov2, è inizialmente respiratorio, ma può diventare sistemico. Quindi il virus può attaccare diversi organi. Di solito la malattia dura solo pochi giorni. Tuttavia, secondo le statistiche internazionali, quasi il 20% dei pazienti mostra sintomi due mesi dopo l’insorgenza della malattia. Il 10% dei pazienti ha ancora problemi dopo otto mesi. Inoltre, il Long Covid compare spesso in pazienti che hanno avuto forme gravi della malattia, ma questa forma è stata osservata anche in persone che non sono state ricoverate in ospedale.
Nella pratica clinica, si conosce già l’effetto antinfiammatorio del CBD: il CBD è efficace nell’inibire l’infiammazione alle vie respiratorie, che il covid colpisce. Il CBD aiuta a ridurre le implicazioni negative del covid sia a livello fisico che mentale. E’ comune lo stress post-traumatico, con tachicardia, ansia, ricordi ricorrenti di quanto accaduto in ospedale. Il CBD, inoltre, aiuta le persone a vivere una vita più sana, aiuta il corpo a funzionare correttamente.
Il post-coronavirus è attualmente la grande sfida per i medici: tanto c’è ancora da scoprire sui benefici che possono offrire tutti i cannabinoidi.