Uno studio sul CBD, ha confermato la sua efficacia nella gestione del dolore resistente ai farmaci tradizionali, in pazienti affetti da patologie complesse e diverse tra loro. Questo studio si è svolto in Italia presso l’Ospedale Metropolitano Bianchi Melacrino Morelli di Reggio Calabria. È uno studio che ha permesso di comprendere maggiormente questo cannabiniode, oggi al centro di altri studi sulla sua efficacia nel trattamento del dolore in diverse patologie.
10 pazienti ambulatoriali sono stati osservati per 5 settimane, 6 uomini e 4 donne, intorno ai 60 anni, con diagnosi accertata di dolore cronico da più di 6 mesi, dal livello moderato/severo e con diagnosi di dolore neuropatico, refrattario ai trattamenti tradizionali. Nella sperimentazione è stato utilizzato olio di CBD in gocce, purissimo e certificato.
EFFICACIA DELL’OLIO DI CBD
E’ stato scelto l’olio di CBD, dopo aver fatto i test necessari per capire quale concentrazione di CBD fosse necessaria, in base alle condizioni cliniche di ogni paziente. Per una copertura di 24 ore è stata identificata una dose media minima di 60/80 mg al giorno, con possibilita’ di aumentare. Con l’inizio della terapia l’efficacia si evidenzia entro le 48/72 ore dalla somministrazione, tempo necessario per stimolare l’attività recettoriale. Nelle somministrazioni successive l’efficacia terapeutica è stata verificata entro 20 minuti dall’assunzione, per via sublinguale.
I cannabinoidi, in particolre il CBD, si sono evidenziati utilissimi nel trattamento dei pazienti oncoematologici, e, soprattutto, nei pazienti cronici-degenerativi. Questi ultimi sono persone afflitte da dolori anche decennali e i cannabinoidi, per le loro qualità, si utilizzano come uno dei pochi farmaci realmente consigliabili nel trattamento a medio e lungo termine, non avendo effetti psicotropi.
Sono stati analizzati pazienti affetti da dolore cronico oncologico, dal dolore osteomioarticolare, quindi di natura cronico-degenerativa e affetti da rigidità correlata alla Sclerosi multipla. L’olio di CBD è stato in grado di abbassare l’intensità del dolore dal 35%. fino al 60%, con conseguente miglioramento della qualità di vita, accrescendo il rilassamento e la capacità di dormire la notte. Oltre un elevatissimo profilo di efficacia e ad un ampissimo margine di sicurezza, il CBD è privo di importanti effetti collaterali..
IL FUTURO DELLA SPERIMENTAZIONI DEL CBD
Le nuove sperimentazioni del CBD sono state estese a tante altre forme di dolore, come quello degenerativo osteomioarticolare. Una cosa importante è che la sofferenza e quello che comporta, la disabilità conseguente, la qualità di vita, grazie alla gestione del dolore con l’uso del CBD, possono permettere la riduzione dell’assunzione di morfina, che causa, invece, una riduzione delle capacità relazionali e di autonomia.
I risultati fanno ben sperare per il presente e per il futuro. L’importante è l’uso di CBD di elevata qualità, per la massima efficacia.