Il Cbd fa bene al cuore

Il Cbd e’ buono per il cuore per diversi motivi. Le malattie cardiovascolari rappresentano ancora la principale causa di morte nel nostro Paese. La maggior parte delle  malattie cardiache sono prevenibili. Esistono fattori di rischio non modificabili (eta’, sesso, familiarita’) e fattori modificabili, legati a comportamenti, stili di vita (fumo, consumo di alcol, alimentazione non corretta e sedentarieta’). Questi fattori possono essere causa anche di diabete, obesita’, ipercolesterolemia, ipertensione arteriosa. Grazie alle proprieta’ antinfiammatorie, il CBD e’ un ottimo alleato per la protezione dei tessuti cardiovascolari. Il CBD e’ un supporto per la prevenzione, in quanto agisce sui fattori di rischio che causano le diverse patologie.

Effetti dei ricettori CB1 e CB2 sulla salute cardiovascolare.

Gli esperti hanno analizzato il contributo del Sistema endocannabinoide, il SEC, sulle funzioni cardiovascolari. I recettori CB1 si trovano in tutto il sistema cardiovascolare del corpo: sono sul muscolo cardiaco, circondano i vasi sanguigni, regolano i nervi cerebrali che controllano la frequenza cardiaca. I recettori CB2 sono principalmente nelle cellule immunitarie, ma i loro livelli aumentano anche in altre parti del corpo dopo una lesione o una malattia. Pertanto oltre a ridurre gli effetti dannosi dei recettori CB1 sulla salute del cuore, sono fondamentali per ridurre i danni causati da lesioni o attacchi cardiovascolari. L’attivazione dei recettori CB2 riduce l’infiammazione e i radicali liberi che aumentano l’accumulo di placca nelle arterie, aumentando il rischio di infarto e ictus. Grazie all’effetto antinfiammatorio, in caso di infarto o ictus, l’attivazione dei recettori CB2 riduce l’entita’ del danno. Il CBD e’ molto importante per il cuore perche’ e’ un potente antiossidante con forti capacita’ antinfiammatorie. Il CBD ha conseguenze benefiche sui fattori di rischio cardiovascolare e migliora il recupero in caso di infarto e ictus. Diversi studi  su animali, hanno evidenziato che il CBD accelera e ottimizza la rigenerazione del tessuto cardiaco dopo un infarto, contribuendo anche al recupero del sistema circolatorio dopo un ictus.

Azione preventiva del CBD  

Il CBD, in caso di malattie cardiovascolari, agisce anche sui fattori di rischio, come lo stress. Secondo uno studio condotto nell’Universita’ di Nottingham e dal centro di Ricerche Biomediche di OXFORD, il CBD riduce la pressione arteriosa sistolica a riposo (la pressione arteriosa massima durante la contrazione cardiaca) e riduce il volume sistolico (la quantita’ di sangue pompato per ogni battito). Contribuisce anche alla stabilita’ dei valori nelle situazioni di stress. Lo stress puo’ contribuire ad innescare malattie cardiovascolari, aumentando la pressione sanguigna. Il rilascio cronico di ormoni dello stress, come l’adrenalina e il cortisolo, puo’ essere un fattore determinante. I diversi studi hanno potuto concludere che quando le pareti arteriose si rilassano, diminuisce la pressione all’interno dei vasi, creando una protezione e riducendo l’infiammazione. Imparando a conoscerlo e ad utilizzarlo, il CBD si presenta come uno STRUMENTO NATURALE DALLE MILLE CAPACITA’ E PROPRIETA’. Interviene nel nostro corpo in modo sano e aiuta a mantenere il SEC stabile.

Il CBD consente di ottenere quindi ottimi risultati nella prevenzione di alcune malattie e ripristinare gli equilibri per avere un organismo in salute. Le cause delle malattie cardiovascolari sono diverse, ma quella principale e’ lo stile di vita. Una dieta sana e movimento regolare, aiutano a mantenere il corpo in salute. Il CBD puo’ essere la chiave terapeutica grazie agli effetti antiinfiammatori e antiossidanti che offre.