Tre quarti delle donne provano dolore durante il ciclo mestruale e in diversi casi questo dolore puo’ compromettere la quotidianità.
Questa condizione e’ nota con il nome di “dismenorrea”.
Il dolore deriva dalle naturali contrazioni dell’utero per liberarsi dalle cellule dell’endometrio inutilizzate. Il dolore si manifesta in crampi mestruali di varia in gravità e che varia da una donna all’altra. Molte donne provano un dolore debilitante.
Talvolta questo dolore è così intenso che porta ansia, depressione, assenza dal lavoro creando un impatto negativo sulla salute e sul benessere.
Altri fattori concorrono a rendere più dolorosi i crampi mestruali: cattiva alimentazione, stress emotivo e mancanza di esercizio fisico, alcuni fattori possono essere anche di natura ereditaria. I crampi mestruali possono creare anche distrazione e fastidio allo stesso tempo e, nei casi piu’ gravi, portano assenza dal lavoro o dalla scuola.
L’azione antidolorifica del CBD per i dolori mestruali Il cannabidiolo (CBD) e’ sempre più apprezzato dalle donne che desiderano alleviare i dolori mestruali senza, necessariamente, ricorrere ai comuni antidolorifici. Il cannabidiolo, infatti, viene studiato da tempo per la gestione di molte forme di dolore, fra cui quello neuropatico o quello cronico. Il cannabidiolo è in grado di interagire con diversi neurotrasmettitori a livello del sistema nervoso centrale. Esiste un suo potenziale coinvolgimento nella regolazione del tono endogeno di Adenosina: gli effetti antidolorifici di un CBD ad alta concentrazione sono coinvolti nella riduzione, sia a livello periferico che centrale, alla riduzione del dolore. È questo il motivo che spinge sempre sempre più donne a ricorrere ai prodotti contenenti CBD. L’importante, però, è cercare di acquistare prodotti certificati. Alla base del dolore mestruale ci sono delle sostanze chimiche chiamate prostaglandine. L’aumento delle prostaglandine proprio nei giorni del ciclo, provoca infiammazione, sanguinamento e dolore. Quando aumenta il dolore, molte donne ricorrono a ibuprofene o simili farmaci antinfiammatori non steroidei: i FANS che agiscono inibendo l’enzima responsabile della produzione di prostaglandine (COX-2), riducendo infiammazioni, contrazione e dolore. Purtroppo, i FANS possono avere anche effetti collaterali gastrointestinali anche gravi: devono percio’, essere usati con moderazione, in particolare da quelle donne che hanno problemi digestivi che proprio non dovrebbero usarli. Il CBD potrebbe rappresentare, cosi’, l’alternativa ai FANS: i benifici antinfiammatori del CBD non creano effetti collaterali gastrointestinali, ma diminuiscono solo i livelli di prostaglandine durante le mestruazioni, riducendo l’infiammazione, il dolore e i crampi. Si deve anche osservare che i crampi mestruali provocano delle contrazioni della muscolatura che riveste l’utero e i cannabinoidi sono altamente efficaci per rilassare la muscolatura e riducono le contrazioni. I metodi di assumere il CBD possono essere svariati: olii, cristalli, unguenti, creme, pomate, pastiglie, cibi a seconda del comfort desiderato e dalle necessità dell’utilizzatore.