Il CBN fonte di giovinezza

Olio al CBN 5% con olio al CBD 2,5% e olio MCT

ll CBN (cannabinolo) puo’ aiutare a contrastare l’invecchiamento delle cellule cerebrali e proteggere il cervello dalle condizioni neurodegenerative legate all’età: questo quanto risulta da un recente studio svolto in California. Le proprietà terapeutiche della cannabis sono note e con il passare del tempo aumentano le ricerche e gli studi su di essa. Per anni, gli studi si sono incentrati soprattutto sulle sue componenti principali, CBD e THC, mentre meno spazio e’ stato dedicato ai cannabinoidi cosiddetti “minori” come: l’ acido cannabidiolico (CBDA), il cannabigerolo (CBG), l’acido cannabigerolo (CBGA), la cannabidivarina (CBDV) e il cannabinolo (CBN). Il CBN ha una struttura molecolare simile a quella del THC, ma non è psicoattivo.

Attualmente, sta aumentando il numero degli studi dedicati esclusivamente ai cannabinoidi “minori” e alla loro interazione con il sistema endocannabinoide, in particolare sono incentrati sul sistema nervoso. L’Università di Sidney ha dedicato un studio, per esempio, al CBGA contro l’epilessia ed e’ importante anche lo studio del cannabinolo come neuroprotettore (Salk Institute for Biological Studies).

Si sta anche analizzando la relazione tra CBN e cervello e, in particolare, la capacità del cannabinolo di proteggere le cellule cerebrali dai processi ossidativi che le portano al deperimento; processi che nelle persone anziane portano a disturbi neurologici degenerativi come l’Alzheimer. Questo processo ossidativo coinvolge principalmente i mitocondri, che sono le “centraline energetiche” delle cellule perche’ trasportano e forniscono l’energia necessaria per il corretto funzionamento e sviluppo cellulare. Il CBN sembra preservare e proteggere il funzionamento dei mitocondri, impedendo loro di danneggiarsi.

Questa scoperta porterebbe allo sviluppo di nuovi farmaci e piani per il trattamento di varie malattie neurodegenerative, in particolare Alzheimer e Parkinson. Il cannabinolo, quindi, protegge i neuroni da stress ossidativo e morte cellulare, che sono i principali fattori che contribuiscono alla malattia di Alzheimer. Con il proseguire degli studi si potrebbe arrivare a sviluppare terapie per curare questa malattia e altri disturbi neurodegenerativi, come il Parkinson. La disfunzione mitocondriale non coinvolge solo l’invecchiamento del cervello, ma anche in cambiamenti di alcuni tessuti e in questo contesto, si pone il CBN come una nuova fonte della giovinezza in diversi ambiti terapeutici. Lo studio sul CBN e suglia altri cannabinoidi ‘minori’ prosegue e, nel breve periodo, si potrebbero scoprire proprietà e benefici in grado di migliorare le condizioni dei pazienti di tutto il mondo.