La Svolta: Cannabis al marito 80enne con patologia neurodegenerativa 

Il recupero ad una vita quasi normale

E’ la bellissima testimonianza della signora Armanda che, per far stare meglio il marito Luciano – oggi 80enne – le aveva provate tutte. Luciano soffre, da circa 20 anni, di una patologia, prima diagnosticata come depressione e poi come patologia neurodegenerativa, che causa una perdita cognitiva e di movimento. Il marito, con tutti i farmaci provati, non era migliorato, anzi, ormai in carozzina, stava per entrare definitivamente in coma, non camminava più, non parlava e mangiava molto poco.

Casualmente la signora vede alla televisione un servizio del Le Iene in cui un ingegnere siciliano raccontava di aver creato un olio al CBD per curare l’Alzheimer della mamma, che stava iniziando a diventare aggressiva e, con il suo utilizzo, era migliorata molto.

La scelta

La signora Armanda, tramite i figli, acquista un olio a base di CBD e, a quel punto, decide di contattare i dottori, che avevano in cura il marito, per scegliere su come proseguire con l’utilizzo della cannabis. Ma questi dottori si rifiutano di prescrivergli la cannabis, così la signora, sotto la sua responsabilità, decide di ricercare, su internet, un dottore aperto alla cannabis e che fosse favorevole a questi nuovi trattamenti. Finalmente, grazie a queste ricerche, trova un dottore che è dalla sua parte: il Dottor Privitera.

La signora Armanda lo conosce, lo incontra, gli invia la documentazione clinica. La situazione è grave:  il marito stava lentamente scivolando nel coma. Il dottore, in questo caso era pessimista, in quanto riteneva che era tardi e sarebbe stato difficile, per il marito, una ripresa, ma la donna decide ugualmente di fare un tentativo e si fa fare la prescrizione. Dopo la somministrazione al marito del CBD, la signora Armanda conferma che il marito aveva avuto un miglioramento positivo: sembrava rinato.  Un mese dopo l’inizio del trattamento, il signor Luciano non ha avuto più bisogno della badante.

Il Dottor Privitera, che gestisce il servizio di telemedicina MEDICOMM, ha così affermato  che il vantaggio vero, oltre al risultato sul paziente,  è la diminuzione del carico per il sistema sanitario (nessuna badante e nessun accesso al pronto soccorso). La signora è riuscita a fare tutto da sola, grazie alla telemedicina. Il signor Luciano aveva una storia clinica complessa, con una patologia neurodegenerativa che lo avrebbe portato verso la demenza e ad alterazioni del movimento. Per curarlo è stata usata una formulazione con una percentuale di CBD importante e successivamente sono state utilizzate  4 o 5 varietà differenti di infiorescenze e diversi dosaggi di oli, ma i risultati sono stati straordinari,  Luciano prosegue, positivamente, nel suo cammino di rinascita.

Moglie e marito hanno ricominciato a fare una vita quasi normale, con la possibilità, negata per molti anni, di uscire e fare una camminata insieme. Da allora il signor Luciano è stato bene, con qualche ricaduta lieve, ma con una vita nuova davanti.  Il signor Luciano ‘rinato’ è stato visitato anche da un neurologo del Besta di Milano, che è rimasto stupito dei miglioramenti. E’ quasi 3 anni, che, grazie alla cannabis ha potuto riprendere in mano la sua vita.

Prima di arrivare ad utilizzare la cannabis, il Signor Luciano è stato curato con oppiacei che non sono serviti a nulla, nemmeno a farlo addormentare, ma hanno provocato gravi effetti collaterali. 

Gli studi continuano………e ci si aspetta, con fiducia, una grande svolta positiva dell’opinione pubblica verso questi argomenti, per migliorare la propria vita, in maniera naturale.

     Rif. Cannabis Terapeutica