L’olio di CBD e’ un rimedio per l’artrite

COS’E’ L’OLIO DI CBD

L’olio di CBD è un prezioso derivato della cannabis sativa, ottenuto dalle infiorescenze femminili, ricco di principi attivi. E’ un concentrato efficace in ambito terapeutico e medicale, integrato, a un cosiddetto olio vettore (Canapa, oliva). L’olio di CBD e’ ampiamente utilizzato nel trattamento di una vasta gamma di patologie. Tra di esse e’ efficace per lenire il dolore provocato da patologie osteoarticolari come l’artrite. L’utilizzo massiccio di CBD, svolge un’importante azione antidolorifica e antinfiammatoria, offrendo molto sollievo e riducendo sensibilmente gli stati dolorosi e offrendo la possibilita’, a chi soffre di patologie osteoarticolari, di svolgere, con tranquillità, le attività quotidiane. Senza l’uso del CBD queste attivita’ sarebbero difficoltose o impossibili. Il CBD rappresenta una efficace terapia alternativa alla cannabis terapeutica.

ARTRITE

Diverse ricerche scientifiche hanno confermato l’efficacia del CBD nel trattamento dell’artrite, grazie al principio attivo (antinfiammatorio e antidolorifico), per attenuare il dolore cronico. L’artrite reumatoide, ‘AR’, è una patologia infiammatoria cronica autoimmune che tende a colpire le articolazioni. Tra le patologie osteoarticolari, l’artrite reumatoide e’ la forma più grave per i danni strutturali alle articolazioni, per il rischio di complicanze extra-articolari e di mortalità. Responsabile di tale patologia autoimmune è il sistema immunitario che, invece di difendere l’organismo dalle aggressioni esterne, tende ad aggredire i tessuti sani, non identificandoli come tali. Bersaglio degli anticorpi, è la membrana sinoviale, cioe’ il rivestimento delle articolazioni che ne consente il movimento. Questa membrana reagisce all’infiammazione aumentando il proprio volume e questo provoca il degrado progressivo della cartilagine, fino a danneggiare ossa e tessuti circostanti. Questa situazione e’ molto invalidante, l’infiammazione, a lungo termine, potra’ compromettere i muscoli, i vasi sanguigni, i polmoni e i reni, fino ad arrivare al sistema nervoso, al cuore e all’apparato visivo.

CAUSE DELL’ARTRITE REUMATOIDE

Le cause non sono completamente note: tutto parte dalla patogenesi multifattoriale: in soggetti geneticamente predisposti, ci può essere un solo evento scatenante responsabile dell’ infiammazione articolare. Le ricerche condotte fino ad oggi, hanno individuato alcuni fattori di rischio, sia genetici che ambientali: la patologia può dipendere dal sesso, dall’età, dall’esposizione al fumo di sigaretta, ansia, stress, fattori alimentari, cattiva igiene orale (paradontiti), anche bassi livelli di Vitamina D e ormonali, così come a eventuali agenti di natura infettiva.

SINTOMI

I tipici sintomi dell’artrite reumatoide sono un intenso dolore, gonfiore, rigidità unitamente alla progressiva perdita della funzionalità delle articolazioni coinvolte. Il dolore, sintomo principale, risulta continuo, presente anche a riposo, pur migliorando in modo lieve per mezzo del movimento. La rigidità articolare appare di solito intensa gia’ al risveglio e può perdurare per ore, o per l’intera giornata: questo aspetto tende a differenziare l’artrite reumatoide da altre patologie articolari come l’osteoartrosi, dove la rigidità dura pochi minuti. Se la perdita della funzionalità tende a comparire nella fase iniziale della patologia, partendo dalla sinovite, nello stadio avanzato si possono manifestare deformità articolari e anchilosi. Questa patologia prevede che le articolazioni siano spesso coinvolte in maniera bilaterale e simmetrica. Le più esposte sono le articolazioni delle mani e dei piedi, dei polsi, di spalle, gomiti, caviglie e ginocchia. L’artrite reumatoide non va confusa con l’artrosi, che invece si presenta come una patologia tipica dell’invecchiamento.

EFFICACIA DEL CBD NELL’ARTRITE

Sono stati rilevati innumerevoli effetti positivi e benefici nel trattamento dell’artrite reumatoide. Come suggerisce l’intera comunità scientifica, proprio il CBD o cannabidiolo sarebbe in grado di ridurre in maniera significativa il dolore e l’infiammazione che tale patologia comporta, costituendo in questo modo una terapia alternativa ai trattamenti farmacologici convenzionali. Tale principio attivo infatti, oltre a modulare le attività delle cellule immunitarie responsabili dei principali danni alle articolazioni, riduce progressivamente l’infiammazione e inibisce la trasmissione del dolore, alleviandone la percezione. Per la cura dell’artrite viene associato il CBD in gocce con creme locali al CBD per rafforzarne l’efficacia. Il CBD aiuta a ridurre il dolore cronico, migliorando la “qualità della vita”. A confermarlo è uno Studio condotto nel dicembre 2017 e pubblicato sulla rivista Pain dove si e’ confermato come il CBD fosse in grado di prevenire il dolore da artrosi e la neuropatia articolare, svolgendo contemporaneamente un’azione protettiva a carico dei nervi.

SPERANZA

Oggi la cannabis legale e’ oggetto di studio e di maggiore interesse da parte dell’intera comunità scientifica, anche se tutto e’ iniziato  grazie all’introduzione della cannabis terapeutica, il cui utilizzo è regolamentato dal Ministero della Salute: serve la consapevolezza che e’ opportuno arrivare, dopo altre sperimentazioni, alla liberalizzazione dell’utilizzo di olio di CBD per far usufruire ai pazienti i benefici della cannabis, senza preconcetti, ma solo per il bene del malato. Grazie all’azione del CBD si riequilibra l’azione dei fibroblasti, particolari cellule che rivestono internamente le articolazioni. Gli studi hanno anche dimostrato che il CBD riesce a ridurre notevolmente la vitalità cellulare e la produzione di nuovi fibroblasti sinoviali. Che sono “colpevoli” di secernere citochine pro-infiammatorie ed enzimi degradanti: due sostanze molto dannose per le articolazioni.

Il CBD è in grado, inoltre, di influire moltissimo sui livelli di calcio intracellulare, aumentando notevolmente l’apporto di calcio alle cellule.

Il cannabidiolo risulta efficace anche con altre malattie auto-immuni, alleviandone i dolori e migliorando notevolmente le condizioni di vita generali. Tra queste si segnalano: Malattia di Addison; Celiachia; Dermatomiosite; Morbo di Graves; Tiroidite di Hashimoto; Miastenia gravis; Sclerosi multipla; Sindrome di Sjogren; Lupus eritematoso sistemico; Diabete di tipo 1.