Il CBD è un integratore naturale estratto dalla canapa sativa, che combatte gli squilibri dell’organismo. Tra i tanti benefici, il CBD è in grado di aiutare a migliorare la concentrazione, le capacità mnemoniche, a recuperare energia e concentrazione sul lavoro o sullo studio, in un momento di affaticamento fisico e mentale. Il CBD, secondo molti esperti, e’una molecola capace di migliorare i funzionamenti neurologici, tanto da essere indicato come cura alternativa per chi soffre di disturbi da deficit dell’attenzione..
CBD per la concentrazione e la memoria
Alcuni studi suggeriscono che il consumo di CBD possa migliorare il livello di concentrazione, in particolare quando si è sottoposti a stress e il cervello non centra il focus di dove stare. Quando non c’e’ tranquillità, la mente viaggia e diventa difficoltoso completare un lavoro. Per migliorare la memoria e la concentrazione durante lo studio o il lavoro risulta positiva l’assunzione di CBD, perché è in grado di riequilibrare diversi processi fisiologici e cognitivi. E’ anche importante agire sul nostro corpo: l’organismo lavora bene e vive una fase di armonia interna: si è propensi a momenti di concentrazione, con una memoria a breve migliore.
L’assunzione costante di CBD ha anche effetti molto evidenti sulla percezione del dolore cronico, sull’appetito, sul ritmo sonno-veglia e anche sulla lucidità e la memoria. E stato dimostrato che i cannabinoidi estratti dalla pianta di canapa hanno la stessa composizione degli endocannabinoidi. Gli endocannabinoidi sono molecole prodotte dall’organismo e hanno lo scopo di regolare varie risposte fisiologiche, incentivando il naturale lavoro di bilanciamento dei processi interni. Alcuni studi indicano che il CBD abbia anche proprietà neuroprotettive.
Studi riguardanti il CBD e la memoria
Solo in alcune credenze popolari si pensa che la cannabis danneggi la memoria, ma questo è vero solo in piccola parte (cannabis con alto tenore di THC), gli studi scientifici dimostrano, invece, come pubblicato sul Sage Journal, un collegamento tra l’assunzione del CBD e un implemento dell’attenzione e della memoria. Si parla anche di come THC e CBD agiscano molto diversamente sulla capacità di memorizzazione e concentrazione: il THC, ad alti livelli, può effettivamente causare dei disturbi momentanei di memoria, mentre il CBD li guarisce rendendo il cervello più pronto a focalizzarsi su un tema o un lavoro specifico.
Nel test sono stati coinvolti trentadue consumatori regolari di cannabis che hanno consumato prodotti con diversi livelli di THC e CBD. Queste persone sono state sottoposte ad esami del sangue e a test di memoria, pre e post assunzione. Gli scienziati hanno riscontrato che la risposta mnemonica è diminuita con l’aumentare del livello di THC assunto, mentre non ci sono state compromissioni con l’uso combinato di THC e CBD.
Altri studi confermano, inoltre, che per i disturbi cognitivi, i processi di attenzione (riguardanti funzione esecutiva, memoria di lavoro e memoria breve), il CBD è un trattamento molto efficace, anche in caso di patologie gravi come l’Alzheimer, l’encefalopatia, il PTSD o i disturbi dell’umore e della personalità: il CBD aumenta il flusso sanguigno e quindi la capacità funzionale, nell’elaborazione della memoria e in particolare nell’ippocampo, zona in cui è gestita la memoria da breve a lungo termine. Il CBD agisce anche nell’ipotalamo, che è la zona cerebrale centrale, che modula la fase di sonno e veglia, facilitando la concentrazione e il sonno al momento giusto.