Morbo di Parkinson e Olio di CBD

La malattia del Parkinson è una malattia in cui le cellule nervose del cervello vengono danneggiate e alla fine spariscono, compromettendo il movimento di una persona. Le cellule nervose producono dopamina, che è un messaggero chimico che ha la funzione di muovere il corpo. Se la produzione di dopamina si riduce, si verificano problemi di mobilità e conseguentemente problemi di salute mentale.

Non si conosce ancora cosa causi il deterioramento delle cellule nervose nelle persone con il Parkinson, si ritiene che fattori genetici e ambientali possano incidere. Non esiste ancora una cura per il morbo di Parkinson e i trattamenti sono effettuati sulla gestione dei sintomi e sul mantenimento della qualità della vita. I sintomi della malattia generalmente compaiono dopo i 50 anni, ma in alcuni casi anche prima.

I sintomi principali sono:

tremori o sussulti

rallentamento dei movimenti

rigidità muscolare

problemi di equilibrio

perdita di memoria

cambiamenti di odore

problemi a deglutire

sintomi psicotici come deliri, allucinazioni e paranoia.

I sintomi peggiorano, gradualmente nel tempo. Si ritiene, poiché questo danno ai nervi si verifica lentamente, che quando compaiono i sintomi, la malattia sia già avanzata e abbia già danneggiato circa l’80% dei nervi. Una persona affetta dal Parkinson può anche soffrire di altri disturbi, come depressione, ansia e insonnia.

Trattamento Tradizionale per il Parkinson

Per gestire i sintomi del Parkinson si utilizzano farmaci che aiutano a controllare i tremori e farmaci che aiutano ad aumentare la dopamina nel cervello. L’uso di questi farmaci provoca, però, effetti collaterali che possono influenzare, negativamente, la qualità della vita.

Per alcune persone che non rispondono positivamente ai farmaci, la chirurgia può essere un’opzione. La stimolazione cerebrale profonda (DBS) è la procedura più comunemente utilizzata: impulsi elettrici vengono inviati al cervello da un dispositivo a impulsi, simile a un pacemaker, dal torace. Lo scopo è di bloccare i segnali nervosi anormali e migliorare la mobilità. Purtroppo, nel tempo, la chirurgia può comportare rischi significativi, tra cui cambiamenti di personalità.

Altri trattamenti tradizionali per il Parkinson sono la fisioterapia, che migliora la rigidità muscolare, la logopedia e il supporto per la vita quotidiana. Una persona può avere bisogno di assistenza, nel quotidiano, in base a quanto è avanzata la malattia, alla gravità dei sintomi e alla loro gestione.

È importante che le persone che hanno il Parkinson adottino una dieta sana, cercando di mantenere il loro livello di forma fisica: ciò migliora la salute generale e può anche alleviare alcune malattie abbinate come ansia e depressione.

L’olio di CBD si è rivelato utile per alleviare i sintomi del morbo di Parkinson e le condizioni associate.

OLIO DI CBD PER IL MORBO DI PARKINSON

Il CBD, o cannabidiolo, è uno dei tanti cannabinoidi presenti nelle piante di canapa sativa. La canapa è molto diversa dalla marijuana, ma entrambe appartengono alla specie vegetale della cannabis. La marijuana contiene elevate quantità di THC, il cannabinoide psicoattivo. Il CBD non è, invece, psicoattivo, quindi non fa sballare e contiene solo tracce infinitesimali di THC se Full Spectrum. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che l’olio di CBD è sicuro, anche a dosi elevate.

L’uso dell’olio di CBD è già molto popolare perché ha molti benefici per la salute. Per le persone con il Parkinson, è utile per gestire una serie di sintomi. Gli studi sulla malattia di Parkinson e sull’olio di CBD sono ancora in una fase iniziale, però, già i risultati preliminari, indicano che il CBD è tollerato, sicuro e ha effetti benefici su questa malattia.

Il CBD è un efficace antidolorifico naturale e può aiutare ad alleviare il disagio della rigidità muscolare. Quando il dolore è ridotto, consente alla fisioterapia di funzionare meglio, per aumentare la flessibilità muscolare e migliorare il movimento. Il CBD è anche un neuroprotettore e, quindi, utile per curare i danni ai nervi, rallentandone la progressione.

Da altri studi sul CBD, è stato evidenziato come sia promettente anche per trattare i sintomi psicotici del morbo di Parkinson. Dopo una sperimentazione su diversi pazienti con il Parkinson, dopo 4 settimane con l’uso di CBD, con dose flessibile (partendo da 150 mg/giorno), si è verificata una sensibile diminuzione dei sintomi psicotici.

L’olio di CBD è anche molto efficace per ansia, depressione e insonnia, contribuendo a migliorare notevolmente la qualità generale della vita.

E’ indispensabile scegliere un olio di CBD di alta qualita’, per avere i massimi risultati e i migliori benefici terapeutici. Il marchio è fondamentale, come sono importanti i processi di estrazione delicati, senza residui tossici, per preservare i composti benefici, con test di laboratori esterni seri, facili da consultare.

Con il progredire della malattia di Parkinson, si verifica un progressivo danneggiamento della condizione dei nervi del cervello che provoca un peggioramento della mobilità e della parola. I nervi producono dopamina, che regola il movimento. Quando la dopamina è ridotta, la mobilità è compromessa.

Vivere con una condizione cronica può mettere a repentaglio anche la salute mentale.

L’opzione CBD è una svolta naturale. Gli studi stanno proseguendo……….